pagina del sito di Tèchne di Paolo Albani

Max Aub
SEGNI DI ORTOGRAFIA
(SIGNOS DE ORTOGRAFIA)

traduzione e nota critica

di 
Anna Busetto Vicari 

Puntos, comas, guiones, paréntesis, asteriscos: ¡ Cuantos crímenes se cometen en vuestro nombre!
Punti, virgole, lineette, parentesi, asterischi: quanti crimini si commettono in vostro nome!
 

¡Empalarle en un signo de admiración!
Impalarlo in un punto esclamativo! 
 

Aquel implacabile corrector de pruebas, incapaz de quitarle los pleonasmos a su cónyuge, acabó con úlcera en el colon.
Quell’implacabile correttore di bozze, incapace di levare alla moglie i pleonasmi, finì con l’ulcera al colon.
 

No resistió aquel apóstrofo. R.I.P.
Non resistette a quell’apostrofo. R(equiescat)I(n)P(ace).
 

Andaba cojo de una llamada a pie de página.
Camminava zoppo per un richiamo a piè di pagina.
 

Falleció de una capitular atravesada.
Morì per un capolettera messo di traverso.
 

Se le cayó un asterisco y anduvo doblado toda la vida.
Gli cadde un asterisco e camminò piegato per tutta la vita.
 

Murió intonso.
Morì intonso.
 

¡Aquella llamada!  ¡ Aquella llamada que no  llevaba a ninguna parte!  ¡Aquella llamada que a nada correspondía!  ¡Aquella llamada sin contestación que llevó  adentro tanto tiempo hasta que se le convertió en un tumor que no pudo extirpársele nunca!
Quel richiamo! Quel richiamo che non portava da nessuna parte! Quel richiamo che non corrispondeva a niente! Quel richiamo senza risposta che si portò dentro per tanto tempo che si trasformò in un tumore inestirpabile!
 

Se le infectó aquel punto y no hubo manera de salvarle.
Gli si infettò quel punto e non ci fu modo di salvarlo.
 

Aquel niño que saltaba de puntos suspensivos en puntos suspensivos hasta que se cayó…
Quel bambino che saltava da puntini di sospensione a puntini di sospensione finché cadde…
 

Se le cayó la cornisa al dar vuelta a la pagina y lo dejó  para el arrastre.
Gli cadde un margine voltando pagina e lo lasciò malconcio.
 

Perdió el sentido al no hallar la cita que se le había caído.
Perse i sensi non trovando la nota che gli era caduta.
 

Punto aparte: el degüello.
Punto e a capo: la decapitazione.
 

Murió de tanta llamada, de tanta nota a pie de página que no le dejaban andar, de tanto ir y venir del diez al seis; de tanto número que remitían a fin de capítulo. Solo se leyeron las notas, todas mortuorias.
Morì di tanti richiami, di tante note a piè di pagina che non lo lasciavano andare, di tanto andare e venire dal 10 al 6; di tanti numeri che rimandavano a fine capitolo. Si lessero solo le note, tutte mortuarie.
 

De tanto punto aparte, murió sangrado.
A forza di punti a capo morì dissanguato.
 

¡Métele  el índice donde le quepa!
Mettigli l’indice dove c’entra.
 

Llamaban a aquella pobre ramera “La apostilla”.
Chiamavano quella povera prostituta “ La postilla”.
 

Lle llamaban El Cursivo porque era bastardo.
Lo chiamavano “Il corsivo” perché era bastardo.
 

Por mucho que hiciera se le veía el grabado en el lomo.
Per quanto facesse gli si vedeva l’incisione sul dorso.
 

Tenía pie de imprenta plana.
Aveva il piè di pagina piatto.
 

Tanto le daban les altas como las bajas…
Gli erano indifferenti le alte come le basse…
 

Tenía debilidad por las negritas.
Aveva un debole per le nerette.
 

El diccionario de la Academia  está  lleno de groserías, solía decir Pedro, el linotipista, a Juana, su legitima.  ¿A que no sabes a lo que llaman “ miembro principal del periodo?” Y no digamos de lo imperfecto: “Aquel cuyo sentido pende de otro membro …” A la mujer le tenía sin cuidado, bastábale el folio mayor.
Il dizionario dell’Accademia è pieno di volgarità - soleva dire Pietro il linotipista a Giovanna sua moglie - Sicuro che non sai cosa chiamano "membro principale del periodo"? Per non parlare dell’imperfetto "quello il cui senso dipende da un altro membro …" Alla moglie non gliene importava niente, le bastava il foglio più grande.
 

Abortó  porque tenía la matriz punzonada.
Abortì perché aveva la matrice punzonata.
 

Todo es según el blanco con que lo midas.
Tutto sta a seconda del corpo con cui si legge.
 

Negrita y cursiva; cómo me gustaba!
Neretta e corsiva; come mi piaceva!
 

La mayúscula eiacula minúsculas en fila.
La maiuscola eiacula minuscole in fila.
 

Quedó  inedita.
Rimase inedita.
 

Por fin, le dieron  por el colofón, tal como tantas veces lo soñó.
Alla fine, glielo misero nel colophon, come tante volte aveva sognato.
 

Tan avaro, que ni margen le dejaba…
Era tanto tirchio che non lasciava neanche il margine…
 

Se empeñaron en decir que falleció de la impresión. Fue falso.
Continuarono a sostenere che era morto per l’impressione. Era falso.
 

Era tan largo, tan largo el párrafo, que se le salía y caía y daba vuelta y se le volvía a  mete ry nadie se enteró hasta que lo hallaron atado de pies a cabeza.
Era così lungo, così lungo quel paragrafo, che gli usciva, gli cadeva, gli girava , gli ritornava su e nessuno se ne accorse finché non lo trovarono legato mani e piedi.
 

No hay original que resista a un buen  linotipista.
Non c’è originale che resista a un buon linotipista.
 

Defendía  las erratas en nombre de la libertad de imprenta.
Difendeva gli errori in nome della libertà di stampa.
 

¡Mi vida por un nihil obstat!
 La mia vita per un nihil obstat.
 

¡Mi alma por un imprimatur!
La mia anima per un imprimatur.
 

No se repuso nunca de la primera impresión.
Non si riprese mai dalla prima impressione.
 

Un libro sin errata es como una mujer que siempre tuviera  razón.
Un libro senza errori è come una donna che ha sempre ragione.
 

LOS BURGUESES
Y aparecieron todos colgados de signos de interrogación, el acento clavado en el corazón. Aparecieron en largas hileras, plantados sin márgenes ni numeración, sin blancos, amazacotados, empastelados, hechos, cisco entre el Espasa y el  Rivadeneira, sin signo que les distinguiera,  para siempre perdidos, entre tan falso papel biblia, sin índices, sin cabeza, encuadernados en piel, las iniciales en el lomo, marcados a hierro e oro.
I BORGHESI
E comparvero tutti impiccati a punti interrogativi, l’accento piantato nel cuore. Comparvero in lunghe file, piazzati senza margini né numerazione, senza spazi, pesanti, impastati, laceri fra l’Espasa e il Rivadeneira (1), senza segni di distinzione, persi per sempre fra la carta pergamena falsa, senza indici né testate, rilegati in pelle, le iniziali sul dorso, marchiati a ferro e oro.
 

¡ Salte ya de este paréntesis o te emparedo!
Esci una buona volta da queste parentesi o ti rinchiudo!
 

Espacio y buena letra: último segreto de la belleza.
Spazio e bella scrittura: ultimo segreto della bellezza.
 

Hay letras muertas.
Ci sono lettere morte.
 

Sin presión no hay impresión.
Senza pressione non c’è impressione.
 

¿Por qué se han  de cerrar siempre los  paréntesis que se abren  o abrir los que ce cierran? He abierto muchos paréntesis  y he tenido que cerrarlos porque sin eso me echaban en cara el no hacerlo aun faltando a la verdad, porque hay paréntesis que no se cierran ni tienen por qué  cerrarse y otros que se cierran y no se sabe cuándo se abrieron…
Perché bisogna sempre chiudere le parentesi che si aprono o aprire quelle che si chiudono? Ho aperto molte parentesi e ho dovuto chiuderle perché altrimenti mi rinfacciavano di non farlo mancando alla verità, perché ci sono parentesi che si chiudono e non si hanno motivi per farlo e altre che si chiudono e non si sa quando si apriranno…
 

¡Despertarse analfabeto! ¡ Que todos despertaran analfabetos!  ¡Que no hubiera sino analfabetos!  ¡Nadie para escribir los diarios!  ¡Nadie para componer periódicos ni revistas!  ¡Nadie para sumar! ¡ Nadie para restar! ¡ Ni un libro! La sola palabra. ¿Qué pasaría? Qué cuento! Cállenlo: a lo mejor, sucede.
Svegliarsi analfabeta! Che tutti si risveglino analfabeti! Che non ci siano altri che analfabeti! Nessuno per scrivere diari! Nessuno per stampare giornali e riviste! Nessuno a fare le somme! Nessuno a fare sottrazioni! Neanche un libro! La sola parola! Cosa succederebbe? Che favola! Zitti: forse accadrà.
 
 

(1) Enciclopedie tipo la Treccani.


NOTA CRITICA
di
Anna Busetto Vicari

Questi Signos de ortografìa sono stati pubblicati, la prima volta, nel 1968, sul numero 23 della Revista de Bellas Artes, stampata in Messico e poi, nel 2002, in fac-simile, in Spagna, a cura della Fondazione Max Aub. 
In Messico Aub era finito in esilio nel 1942 - dopo tre anni in campo di concentramento con l’accusa di comunismo - e lì era entrato in contatto, oltre che con scrittori ed editori, con i più grandi tipografi del paese. 
Molti di quei nomi (Octavio Paz, Josè Bergamin, Josè H. Azorin, Alejandro Finisterre) li troviamo nella dedica che precede i Segni
Per lui la creazione artistica era legata all’arte della stampa ("sintesi di letteratura e pittura"): seguì sempre e curò meticolosamente la veste dei suoi libri, dal primo all’ultimo, facendone dei gioielli tipografici, magari in pochi esemplari per gli amici.
Credeva così tanto nella seduzione della perfezione formale da dichiarare: "una fanciulla slanciata non lo sarà mai come una lettera Bodoni".
Qui pubblichiamo alcuni Segni, quelli più traducibili, poiché molti doppi sensi offerti da termini specialistici, coi quali Aub imprime soprattutto l’ammiccamento erotico, non sono garantiti dagli equivalenti italiani e spiegarli ucciderebbe il divertimento.
Sono testi brevissimi, inconsueti e irridenti dell’“uomo di lettere”, che fa del Libro un mondo parallelo al nostro, animato di segni ortografici e atti tipografici, che impersonano tipologie di varia umanità, offerte sulla pagina con la stessa velocità e apparente assurdità dei Delitti esemplari.
Non ve li proponiamo (tranne il primo e l’ultimo) nella sequenza originaria, che, viste le esclusioni, non sarebbe rispettata comunque, ma divisi in tre gruppi, - o meglio - tre modalità di colpire l’obiettivo, irridendo alle principali debolezze umane: quelle del corpo, della malattia e della morte, quelle della curiosità sessuale, e quella, più generica, del costume e delle regole sociali, in cui l’anti-moralista Aub, senza perdere leggerezza, imprime esempi brillanti dell’aforisma e della satira. 
E in finale, poiché la parola uccide sempre, Aub ci regala, in un perfetto paradosso, l’inno al mondo analfabeta, quello della ragione puramente poetica, teorizzato dallo spagnolo José Bergamin, col quale Aub condivise la passione poetica e l’esilio in Messico.


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